Coronavirus: in quale ordine si manifestano i sintomi
20 Ottobre 2020
I sintomi caratteristici del SARS-CoV-2 sono molto simili a quelli di diverse patologie influenzali e per questo è a volte difficile distinguere l’infezione da Covid-19 dai normali malanni stagionali, quale per esempio l’influenza stagionale.
Nel mese di Agosto uno studio effettuato dalla University of Southern California, e pubblicato sulla rivista Frontiers in Public Health, ha mostrato come ci sia un ordine cronologico caratteristico dei sintomi da SARS-CoV-2, che differisce dall’ordine tipico evidenziatosi in altre patologie quali SARS e MERS, ma soprattutto dalla classica influenza stagionale.
Lo Studio
Lo studio è stato condotto su un campione molto vasto costituito con il contributo dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), che comprende 55mila pazienti che hanno contratto il Covid-19, 150 pazienti SARS del Canada, 45 pazienti MERS della Corea del Sud, e migliaia di persone colpite da influenze stagionali negli anni scorsi. Su questo campione, per ogni patologia, è stata riscostruita la catena della sintomatologia, che non rappresenta però un risultato assoluto in quanto evidenzia solamente l’ordine più frequente emerso da questo studio.
Risultati
Premettendo che non sono stati presi in considerazione alcuni sintomi meno frequenti o irregolari quali mal di gola, mal di testa e spossatezza, lo studio evidenzia l’ordine più frequente con il quale si manifestano i sintomi da Covid-19: febbre, tosse, dolori muscolari, nausea, vomito e diarrea. La base statistica appare molto solida, anche in funzione delle differenze riscontrate con gli altri virus.
Mentre nelle influenze stagionali la tosse si manifesta solitamente prima della febbre, nell’infezione da SARS-CoV-2 l’ordine è invertito ed è la febbre il primo campanello di allarme. Dalla comparazione con SARS e MERS, emerge invece che la differenza sta nei sintomi successivi: mentre il Covid-19 passa dallo stomaco per arrivare all’intestino (vomito, nausea, diarrea), i sintomi da SARS e MERS procedono nel senso opposto.
Questo studio confermerebbe quindi l’utilità della misurazione della temperatura come primo strumento per individuare l’infezione in uno stadio precoce, anche se questo, sia chiaro, non può escludere l’opposto: la manifestazione della tosse prima della febbre non può certamente escludere l’infezione da SARS-CoV-2, che può essere rilevata solamente con test specifico.
“L’ordine con cui si presentano i sintomi è importante – spiega uno degli autori Joseph Larsen – Conoscendo la progressione di ogni malattia i medici possono individuare precocemente se una persona ha con più probabilità il Covid-19 o un’altra patologia, prendendo decisioni migliori sul trattamento”.
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